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Giunto ormai alla sua ottava edizione, l’European Outdoor Summit (EOS) è stato definito anche quest’anno un grande successo da delegati, sponsor e partner. L’evento si è dimostrato ancora una volta un appuntamento chiave per il settore con il suo programma coinvolgente e stimolante.

EOS 2022

EOS 2022 si è svolto ad Annecy, in Francia, dal 6 al 7 ottobre, e ha riunito 300 manager di alto livello dell’industria dell’outdoor provenienti da tutta Europa e non solo. Le presentazioni, i panel e le sessioni di approfondimento hanno seguito il tema del Summit: Finding Balance and Success within Disorder. Tra gli speaker, non solo personalità accademiche, ma  anche portavoce di brand come The North Face, Patagonia, Salomon, Ortovox, Gore-Tex, Houdini.

Il Summit ha preso il via con il discorso di apertura del Dr. Jason Hickel, che ha parlato della necessità di rallentare e ristabilire l’equilibrio, di cambiare il modo in cui vediamo la natura e il nostro posto in essa, e di passare da una filosofia di dominio ed estrazione a una radicata nella reciprocità e nella rigenerazione: la soluzione è una sola, la decrescita. Ha esortato l’industria dell’outdoor a schierarsi insieme a favore della sfida #lessismore per ridurre la produzione.

Jérôme Pero del FESI ha poi illustrato il funzionamento della politica europea e le attuali politiche in materia di clima e sostenibilità che hanno un effetto diretto sulle imprese. Leslie Holden ha chiesto ai presenti di reimmaginare l’industria dell’abbigliamento, mostrandoci come la digitalizzazione offra un modo per ridurre la necessità per i marchi di fabbricare i prodotti prima della loro vendita, passando quindi a una produzione just-in-time, on-demand e su ordinazione, garantendo un approccio sostenibile e un processo di capitale circolare positivo.

I temi del giorno

La prima giornata ha visto una serie di tavole rotonde, workshop e casi di studio per stimolare ulteriormente il dibattito, tra cui Business and Philanthropy, EU Policy Opportunities, Diversity in Outdoors, Supply Chains, Retail Sustainability e What it takes to Lead Regeneratively. Il secondo giorno è iniziato con un’inaspettata e tonificante HAKA, che ha fatto alzare tutti i delegati dalle loro poltrone e ha aiutato a schiarirsi le idee dopo la cena di networking della sera precedente.

Rupert Stuart-Smith ha presentato la preoccupante realtà del cambiamento climatico attraverso le più recenti statistiche e su come queste influiscono e influiranno sulle aziende e sulla loro pianificazione futura. Jan-Pieter Lips ha messo in evidenza i cambiamenti tra l’esperienza di acquisto online e quella in negozio, le aspettative dei consumatori e come trarre vantaggio dalle tendenze future di entrambe le piattaforme di vendita. Hazel Culley ha fornito spunti di riflessione nel suo intervento sulle sfide dei diritti umani e sul perché le persone nelle nostre catene di approvvigionamento sono più importanti che mai per le nostre aziende.

L’oratore di chiusura ha fornito ai delegati alcuni spunti di riflessione più ampi. Simon Anholt, consulente politico, è stato chiaro sulle numerose sfide globali che l’umanità sta affrontando e ognuna di queste è causata dal comportamento delle persone. Se cambiamo ciò che impariamo in giovane età, possiamo cambiare il comportamento e sconfiggere le sfide. I panel del secondo giorno hanno continuato a trattare argomenti diversi, tra cui la plastica monouso, il futuro dell’outdoor, la collaborazione dell’industry nello sviluppo dei dati del mercato al dettaglio e le sfide operative della circolarità.

EOS si è concluso con il tradizionale annuncio dell’evento del prossimo anno, che tornerà in Germania. Mentre nel 2024 si sposterà nel Regno Unito.