Le politiche in materia fiscale introdotte dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno prodotto una riduzione di tasse a carico di Patagonia pari a 10 milioni di dollari e l’azienda californiana ha risposto “restituendo all’ambiente” l’intero importo, ovvero destinandolo ad associazioni impegnate nella difesa del pianeta. A rendere nota la decisione è stato l’amministratore delegato Rose Marcario attraverso un post sul proprio profilo Linkedin, in cui ha sottolineato a più riprese il dissenso nei confronti del governo statunitense riguardo alla diminuzione della tassazione destinata ad iniziative ambientali. In un momento in cui “la nostra casa, il nostro pianeta, ne avrebbe più bisogno che mai”.

La donazione si aggiunge ai fondi periodicamente destinati alle ong e ai finanziamenti in favore dei movimenti di agricoltura biologica rigenerativa, oltre a quel 1% dei profitti che ogni anno Patagonia destina ad attivisti e associazioni ambientaliste nei paesi dove la stessa azienda è presente.

“Il nostro pianeta-casa è in pericolo, ha più bisogno di noi di questi soldi. E tutto questo per un cambiamento climatico causato dall’uomo”, si legge nel comunicato di Rose Marcario. “Nonostante ciò, l’amministrazione Trump ha avviato un taglio alle imposte. Secondo quanto previsto dall’irresponsabile riduzione delle tasse dello scorso anno, Patagonia dovrà ben 10 milioni di dollari in meno. Invece di immettere questi soldi nel nostro business, rispondiamo restituendo tutto all’ambiente, affidandoli a gruppi impegnati nella protezione dell’aria, della terra e dell’acqua, e nella ricerca di soluzioni che possano contrastare i cambiamenti climatici”.