
Oggi sempre più, rispetto al passato, le modalità d’acquisto dei consumer sono sempre più influenzate dai social e dai protagonisti attivi di queste piattaforme, gli influencer, che hanno trasformato questo veicolo digitale, nato per creare connessioni tra gli utenti, in un canale promozionale, attraverso collaborazioni con brand, che sfruttano il numero di follower per aumentare il margine di visibilità dei propri prodotti e contenuti.
InSIdE, l’osservatorio promosso da Pulse Advertising, agenzia internazionale di influencer marketing, social media management e paid advertising, in collaborazione con Eumetra e Università di Pavia, ha analizzato come le scelte di acquisto degli italiani siano condizionate dagli influencer e dai loro messaggi.
Un progetto partito a novembre 2021 presente in 7 paesi tra Europa, Usa e Asia dedicato all’influencer marketing.
Il rilevamento è stato condotto da Eumetra, Istituto di ricerca sociale e di marketing, su un campione di 2000 persone tra i 15 e 65 anni, equilibrato tra uomini e donne, suddivisi per fasce d’età secondo le metriche proprie del mondo dei social media: Baby boomers (1945-64), Generation X (1965 – 1984), Millennials (1984 – 1994), Generazione Z (1995 – 2010) provenienti da tutta Italia.
Indagando sulla purchaise intention, ovvero l’intenzione ad acquistare, è emerso come attualmente la figura dell’influencer sia in grado di condizionare le scelte d’acquisto e i comportamenti della propria community.
Circa 28 milioni di italiani seguono almeno un influencer e ciò spiega come i canali social oggi siano considerati un vero e proprio strumento di comunicazione in grado di veicolare messaggi finalizzati alla vendita diretta, permettendo anche a piccole realtà di avere una vetrina più ampia.
I dati mostrano come prima di riuscire a guidare le scelte d’acquisto, gli influencer devono guadagnare la fiducia dei propri follower. Se la Gen Z e i Millenials si approcciano con interesse a questo contenuti, i boomers sono meno abituati a questi meccanismi di promozione.
La purchase intantion risulta essere particolarmente performante per la Gen Z. Tra i fattori analizzati l’età sembra avere un ruolo determinante. Dall’analisi è emerso che la presenza di un minorenne in casa comporti una maggiore probabilità che questi prendano in considerazione un prodotto consigliato da un creator, ovvero più di 21 milioni di italiani.
Tra i settori merceologici particolarmente interessati: beauty & make-up, abbigliamento, cucina, tecnologia, videogiochi, cinema e serie tv. Pù dell’80% dei boomers procede all’acquisto di prodotti beauty, seguito da cinema e moda.
Per la GenX l’indice di interesse si concentra particolarmente sul cinema e beauty, mentre i Millenials comprano abbigliamento e molti più viaggi.